Marzo: un mese di incontri delle scuole primarie dell’Istituto con Sabrina De Grandi – astrofisica

Dal 2015 l’11 febbraio è una giornata voluta dall’ONU per promuovere un accesso paritario delle donne alla scienza, sostenere l’uguaglianza di genere in questo campo, con l’obiettivo di raggiungere una piena parità di opportunità nelle carriere di tipo scientifico.  

Nell’Istituto, nel cui Piano dell’Offerta Formativa, grazie anche ai finanziamenti del PNRR, è prevista una particolare attenzione alla promozione delle STEM, le discipline che mirano a sviluppare una mentalità critica e scientifica nelle giovani generazioni, insieme alle capacità tecnico-pratiche di problem solving, diverse classi delle scuole primarie Don Milani, Ada Negri e Giuseppe Ungaretti, hanno lavorato, a partire dalla giornata dell’11 febbraio, sul tema delle donne nella scienza, prima di tutto avvicinando personaggi storici di donne che hanno contribuito a grandi scoperte e grandi raggiungimenti con i loro studi scientifici, spesso ostacolati o resi difficoltosi dalla cultura del passato, di cui oggi viviamo ancora alcuni importanti residui.   

Nel mese di marzo le classi coinvolte nel percorso hanno incontrato poi una testimone speciale, in carne ed ossa: Sabrina De Grandi, astrofisica e divulgatrice scientifica che oggi opera presso l’Osservatorio astronomico di Brera sede di Merate. 

Con lei abbiamo esplorato – grazie a fotografie satellitari molto suggestive – ammassi di galassie, nebulose, il fenomeno delle supernove, vere e proprie “culle delle stelle”, esplosioni stellari che spargono materiale stellare in tutta la galassia. Bambini e bambine sono stati affascinati dal conoscere che quasi tutto ciò che è presente sulla Terra (compreso l’uomo!) è costituito da elementi (come il carbonio e il ferro) che provengono da questa polvere di stelle…

Con Sabrina abbiamo anche parlato però della concretezza del mestiere di scienziata, della vita quotidiana dei ricercatori e delle ricercatrici nel campo dell’astronomia, una vita suddivisa tra analisi di dati e fenomeni al computer e viaggi internazionali, per condividere le ricerche e per visitare i cieli più tersi nel pianeta, laddove vi sono i telescopi più potenti oggi in funzione…

Analogamente a quanto ci ha raccontato Sabrina De Grandi, Margherita Hack sosteneva, con il suo sguardo pacifico sul mondo, che:

“Siamo tutti figli dell’evoluzione dell’Universo, dell’evoluzione delle stelle, e quindi siamo davvero tutti fratelli!”

Ma gli interventi della scienziata sono stati di grande importanza anche per promuovere l’immagine femminile delle donne nella scienza: testimonianze concrete di una donna impegnata nella ricerca scientifica a livello internazionale, che decostruiscono gli stereotipi dello “scienziato matto” chiuso nel suo laboratorio (oggi si lavora su fenomeni scientifici soprattutto in team), solitario, sempre a naso in su (oggi per “vedere” astri e fenomeni nel cosmo si utilizzano soprattutto i computer, collegati a potentissimi telescopi). Una testimonianza che incuriosisce, narrativa, che possa – ci auguriamo – essere ispiratrice, per bambine e bambini indistintamente, di un pensiero da custodire e alimentare crescendo: “E perché non anche io?”.

Le classi 1°-2°-3°-4°-5° C e 2°A e 2°B D. Milani

Le classi 1°B e 1°C, 2°A e 2°B Ada Negri

Le classi 1°-2°-3°-4°-5° G. Ungaretti