La lettera agli studenti di Pisa dei docenti e della preside delle scuole secondarie “Calvino” e “Saltini”.

“Abbiamo il dovere di ascoltarvi”

“Sii l’adulto di cui avevi bisogno quando eri un bambino” (Anon.)
Una frase che noi docenti abbiamo letto diverse volte sui vostri social o nei vostri diari. Quei diari che scarabocchiate, apparentemente annoiati, sulle sedie durante le vostre mattine, incuranti e non curati, volontariamente trascurati mentre entrate dai cancelli al suono delle campanelle. Social e diari, due tra i mezzi di comunicazione ed espressione che, spesso apparentemente distratti, usate per non dire ma per esserci, invece, a modo vostro.
Un modo che noi docenti abbiamo il dovere, e l’onore, di ascoltare, anche nel vostro silenzio.
Un esserci che dobbiamo seminare, coltivare, nutrire. Come gli studenti che a Pisa, venerdì 23 febbraio 2024, hanno deciso, scelto, di esserci. In strada, pacifici e con le idee chiare, magari non completamente. Non è facile capire cosa l’uomo può fare, non è facile capire davvero ciò che sta accadendo lontano da noi. O magari, invece, sapendo molto più di quanto noi adulti immaginiamo.
E, soprattutto, consapevoli di una cosa: la guerra è brutta, la guerra è sporca, non la vogliamo, basta. Frase che qualsiasi docente di Lettere in cerca di approfondimenti potrebbe sottolineare in blu, spiegando: “Forza, usa dei sinonimi, arricchisci il concetto”. Sì, ma anche no. Non ora. Ora è proprio e soltanto così: la guerra è brutta, la guerra è sporca, non la vogliamo, basta. E camminavano, i ragazzi di Pisa, per esserci. E dirlo a modo loro, educato, pacifico. Non giovani ignoranti e sdraiati, ma giovani a testa alta in cammino. Hanno tentato di fermarvi.
Vi scriviamo per ricordarvi che non siamo tutti così – fidatevi, per favore”.

Al seguente link l’articolo di Prima Monza

https://primamonza.it/attualita/insegnanti-di-vimercate-con-i-ragazzi-di-pisa-siamo-dalla-vostra-parte